Come funziona la gestione dei rifiuti sulle imbarcazioni
Fare la raccolta differenziata dei rifiuti è semplice quando si è a casa: di solito i comuni di riferimento forniscono già tutti gli strumenti utili al corretto conferimento. Nel momento in cui ci si trova in un luogo diverso dalla terra ferma, però, la situazione può sembrare più complicata.
Se ci si trova in mare, ad esempio, lo smaltimento dell’immondizia che si produce diventa più difficoltoso. Navi, natanti e barche che solcano ogni giorno le nostre acque sono davvero molti e la loro pulizia è un aspetto fondamentale per non inquinare il pianeta in cui viviamo.
Vediamo allora come funziona la gestione dei rifiuti sulle imbarcazioni.
Raccolta differenziata a bordo: come organizzarla al meglio
La sostenibilità ambientale passa anche attraverso la corretta gestione dei rifiuti in mare, a cui devono contribuire non solo regolamenti e disposizioni ma anche e soprattutto la civiltà che fa parte dell’essere umano.
Una volta effettuato il varo di un’imbarcazione, sia che si trovi ormeggiata nei porti sia che stia navigando al largo è normale che il loro utilizzo porti ad accumulare chili di immondizia che deve poi venir smaltita. Il problema è come farlo: come si gestisce la raccolta differenziata a bordo di un’imbarcazione?
La normativa italiana sui rifiuti in mare
Il Codice della Navigazione regolamenta la navigazione marittima (e aerea) nelle acque (e nei cieli) nel territorio italiano. In particolare in merito all’argomento dei rifiuti prodotti in mare si esprime soprattutto il Decreto Legislativo n.182 del 24 giugno 2003 che recepisce la direttiva comunitaria 2000/59/CE.
La normativa prevede che lo smaltimento dei rifiuti di navi, pescherecci e imbarcazioni da diporto che si trovano in territorio italiano sia amministrato da chi gestisce le strutture per la portualità turistica. Chi si sposta via mare ha quindi il compito di dividere in modo corretto i rifiuti prodotti a bordo per poi smaltirli secondo legge.
L’obiettivo è quello di ridurre gli scarichi in mare, eliminando la possibilità di illeciti, ma anche migliorando l’impiego degli impianti portuali per la raccolta differenziata secondo la gerarchia di trattamento dei rifiuti.
Quali sono i principali rifiuti prodotti dalle imbarcazioni?
Quando si parla di rifiuti prodotti dalle imbarcazioni si fa riferimento a tutti quelli considerati “urbani” (carta, plastica, vetro e resti alimentari,…) con l’aggiunta delle acque reflue, i residui del carico, quelli speciali particolari e quelli sanitari.
Lo smaltimento dei rifiuti navali passo per passo
- Organizzazione dello smaltimento dei rifiuti
Premesso che in mare non va gettato alcun tipo di rifiuto, è importante organizzare lo smaltimento dell’immondizia all’interno di un’imbarcazione. Prima di tutto va ricordato che tutti gli scarti che vengono gettati nella pattumiera dovranno poi essere riportati a terra per venire correttamente smaltiti.
Ecco perché diventa fondamentale cominciare subito con la corretta separazione dei rifiuti per effettuare la raccolta differenziata. Il mancato conferimento può causare conseguenze terribili: inquina il mare e in generale tutto l’ambiente che ci circonda, mette in pericolo la fauna marina e le imbarcazioni stesse.
- Notifica agli impianti portuali di raccolta
Il comandante della nave ha il dovere di notificare all’autorità marittima competente del porto di arrivo la necessità di smaltire i rifiuti prodotti, compilando un modulo apposito e procedendo alla trasmissione delle informazioni riportate nel documento come i dettagli sulla nave, sul viaggio, sul porto da raggiungere e sulla quantità di rifiuti da conferire.
La notifica deve avvenire almeno 24 ore prima dell’arrivo nel porto, se lo si conosce già, oppure appena noto.
- Conferimento rifiuti
Una volta raggiunto il porto di approdo il comandante della nave provvede al conferimento dei rifiuti negli appositi impianti.
È possibile procedere verso il successivo porto senza adempiere all’obbligo di scarico dei rifiuti solamente se l’Autorità Marittima ha accertato che la nave abbia sufficiente spazio sia per l’immondizia già prodotta che per quella futura fino al prossimo impianto di conferimento.
Per chi non dovesse adempiere a questi obblighi sono previste sanzioni amministrative e pecuniarie.
Spetta poi ad aziende come Rpa Group che offre il servizio di trasporto dei rifiuti in Emilia Romagna e Marche e il successivo smaltimento dei resti seguendo le norme vigenti.