Bonifica cisterne e ambienti: info utili
La bonifica delle cisterne è un’operazione molto importante che permette di verificarne l’efficienza e la loro sicurezza. I serbatoi possono contenere diverse tipologie di sostanze: si va dal gasolio alle resine, passando per solventi e acidi.
Trattandosi di prodotti che possono essere inquinanti e pericolosi per il benestare ambientale, è opportuno fare regolarmente una serie di controlli. Tali interventi sono previsti sia per i modelli interrati, che pensili e anche per quelli a doppia parete.
Discorso analogo per i servizi di bonifica ambientale, attuati per sottoporre zone contaminate al controllo, effettuando sopralluoghi diretti. I campioni che si ottengono sono subito analizzati e classificati per capire quali sostanze inquinanti ne abbiano compromesso la buona salute. A quel punto si attua un attento piano d’intervento per risanare la zona. Il terreno viene così lavato ed eventualmente sottoposto a un trattamento di tipo chimico-meccanico.
Bonifica delle cisterne: come si procede
Grazie alla collaborazione di una ditta specializzata, è possibile compiere la bonifica delle cisterne con personale autorizzato, dotato di esperienza che sia capace di agire nel rispetto delle norme vigenti. Le prime operazioni prevedono: apertura del serbatoio, aspirazione del contenuto, lavaggio completo della cisterna ad alta pressione e raschiamento delle pareti. In quest’ultima fase si attua anche lo smaltimento dei liquami. Come detto, si opera sia nel caso di serbatoi interrati e non, seguendo una serie d’interventi che sono disciplinati dal decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006.
Qualora ci si trovasse davanti a cisterne dismesse o in fase di dismissione, è necessario garantire l’inertizzazione con uso di sabbia, oppure attraverso il pompaggio di materiali inerti così da garantire un seppellimento finale. In alternativa la cisterna sarà estratta dal suolo e poi verrà smaltita tra i rifiuti, secondo le corrette procedure. Al termine di ogni attività devono essere rilasciate certificazioni che attestino l’avvenuta bonifica e quindi la pulizia terminata al serbatoio.
Bonifica degli ambienti: terreni, laghi e zone industriali
Come accennato in precedenza quando parliamo di bonifica ambientale, facciamo riferimento alla rimozione materiale di una parte che è considerata nociva, che deve essere ripulita e riportata allo stato puro. Ogni persona desidera che il proprio ambiente lavorativo o il proprio habitat sia incontaminato e tutelato da eventuali problematiche. La messa in sicurezza è attuata per offrire un adeguato livello di protezione, sia dal punta di vista ambientale che per le persone che si trovano a entrare in contatto con il luogo. Tale attività è considerata “permanente” perché prevede interventi svolti a isolare in via definitiva l’inquinamento, allontanato dall’ambiente circostante.
Oltre ai terreni è possibile fare anche bonifiche ad aree industriali che sono dismesse. Anche in questo caso si parte dalla mappatura del luogo, con una valutazione legata ai rischi che si possono verificare. A quel punto si procede con la demolizione degli impianti e si libera dall’inquinamento l’area industriale. Il terreno sarà poi trattato e riposizionato; gli scarti e le eventuali scorie nocive dovranno essere sottoposte a un processo di smaltimento.
Nel caso di contaminazione dell’acqua, per esempio attraverso il danneggiamento dello status ottimale di un lago, è fondamentale agire nel minor tempo possibile. L’acqua è quanto di più delicato si possa incontrare: è opportuno quindi evitare che la contaminazione vada a colpire in modo irreparabilmente l’intero ecosistema. Bisogna assicurarsi che non vi sia il contatto con le acque del mare o con le falde acquifere. In questo caso si va a circoscrivere la zona con l’uso di barriere meccaniche e in seguito di aspirano i liquami contaminati.
E’ necessario che ognuna di queste operazioni di bonifica sia effettuata da esperti che dispongono della giusta esperienza e degli strumenti adatti per lavorare in sicurezza.