Gerarchia dei rifiuti: come trattarli dalla prevenzione allo smaltimento
Quando pensiamo al processo di gestione dei rifiuti, la prima immagine che viene alla mente è senz’altro la corretta raccolta differenziata. Ma questo è solo uno dei diversi aspetti riguardanti il mondo degli scarti e dell’immondizia.
Rpa Group si occupa di raccogliere e trasportare la spazzatura nei centri di raccolta tra Emilia Romagna e Marche. Da questo punto in poi, però, i rifiuti compiono percorsi diversi a seconda delle condizioni in cui si trovano e del materiale di cui sono fatti. Esiste infatti una vera e propria gerarchia dei rifiuti: una serie di azioni da compiere per il loro trattamento sulla base del livello di priorità e di sostenibilità ambientale.
Come funziona la gerarchia dei rifiuti
Quando parliamo di gestione dei rifiuti facciamo riferimento all’insieme di processi e metodologie per amministrare l’immondizia dal momento della produzione fino alla lavorazione finale per cercare di diminuire e tenere sotto controllo il loro impatto sull’ambiente ma anche sulla salute umana.
Abbiamo già visto come si effettua la classificazione dei rifiuti ma l’Unione Europea ha anche definito alcuni principi fondamentali raggruppati in una specifica normativa sulla corretta gestione dei rifiuti, che tutti gli stati membri – Italia in primis – devono mettere in pratica.
La direttiva europea per la gestione dei rifiuti
La Direttiva 2008/98/CE e il Regolamento 2014/955/UE emanati dalla Commissione Europea propongono una riforma dell’intero ciclo dei rifiuti a partire dalla produzione fino allo smaltimento.
Una delle strategie più importanti per raggiungere gli obiettivi europei è proprio il principio gerarchico del trattamento dei rifiuti:
- prevenzione
- preparazione per il riutilizzo
- riciclo
- recupero di altro tipo
- smaltimento in discarica
La corretta gestione della spazzatura, infatti, deve seguire una gerarchia precisa, basata sulla sostenibilità.
Prevenzione dei rifiuti
In cima a questa particolare gerarchia, si trova la prevenzione dei rifiuti, il tentativo, quindi, di evitare di produrre rifiuti o quanto meno di diminuirne la quantità. Questo aspetto è ritenuto di importanza prioritaria rispetto a tutti gli altri punti.
La prevenzione comprende tutte quelle azioni che possono essere compiute prima che i prodotti si trasformino in immondizia. Tutto ciò deve avvenire attraverso l’ottimizzazione del processo produttivo: per prevenire la formazione di rifiuti bisogna cominciare a ridurne la quantità e far diminuire le sostanze nocive che contengono.
I cittadini devono essere sensibilizzati per contribuire in prima persona alla diffusione di buone pratiche, attuabili in modo efficace grazie alle politiche adottate dalle istituzioni locali. Anche i sistemi di produzione industriali devono migliorare, favorendo la limitazione degli imballaggi e la diffusione di prodotti green.
Preparazione per il riutilizzo dei rifiuti
Il secondo punto della gerarchia prende in considerazione la preparazione per il riutilizzo dei rifiuti, il momento in cui un oggetto è già diventato un rifiuto ma, attraverso operazioni di pulizia o manutenzione, può essere nuovamente utilizzato per il suo fine originario.
In questo caso intervengono in primis i comuni e le rispettive amministrazioni che hanno il dovere di promuovere piani e progetti volti a favorire questo aspetto. Le iniziative prevedono la creazione e il sostegno di centri votati alla riparazione o al riutilizzo della spazzatura, la promozione di momenti educativi e la definizione di obiettivi specifici.
Ma non finiscono qui perché i comuni possono anche definire uno spazio apposito all’interno dei centri di raccolta dove esporre prodotti idonei al riutilizzo per favorire uno scambio di beni che sono ancora funzionanti tra privati.
Il riciclo dei rifiuti
Al terzo punto della gerarchia dei rifiuti si trova il riciclo: quando, infatti, la produzione di un rifiuto non può essere evitata entra in gioco l’operazione di riciclaggio, le strategie, quindi, che puntano a recuperare i materiali utili presenti nei rifiuti per riutilizzarli.
Il prodotto o la sostanza vengono sottoposti a trattamenti specifici con lo scopo di poter recuperare, almeno in parte, il materiale che li compone per impiegarlo poi nella creazione di nuovi beni. Riguarda soprattutto materiali quali vetro, carta, plastica e metalli.
Il recupero di altro tipo di rifiuti
Alcuni materiali, che si differenziano da quelli che possono essere riciclati, possono essere recuperati come combustibile attraverso alcuni processi ed essere trasformati in energia.
Il recupero di altro tipo di rifiuti è il quarto punto della gerarchia, in cui i prodotti non riutilizzabili vengono raccolti separatamente in appositi contenitori per mantenere così divise le differenti proprietà. Attraverso impianti tecnologici si punta a produrre nuova energia come biogas o termovalorizzazione, ad esempio.
Lo smaltimento dei rifiuti in discarica
All’ultimo gradino della scala gerarchica si trova lo smaltimento dei rifiuti in discarica, un’operazione ritenuta ormai l’ultima spiaggia e che si punta ad eliminare gradualmente nel tempo fino ad azzerarla.
Per arrivare a questo punto, le autorità competenti devono verificare che per i rifiuti in questione sia impossibile effettuare una delle operazioni di cui abbiamo parlato finora. Prima di essere avviati allo smaltimento finale, oggetti e sostanze non riciclabili devono essere ridotti il più possibile.
La gerarchia dei rifiuti deve diventare una pratica quotidiana, non deve limitarsi alle azioni dei diversi comuni. Ogni giorno tutti noi possiamo dare il nostro contributo per cercare di inquinare di meno e rendere l’ambiente in cui viviamo più pulito e sostenibile.